Crédit Agricole Vita & Assicurazioni

Pubblicato il 26 Jun 2023
Pubblicato il 26 Jun 2023
Joinrs incontra Anna, Manager Assistant dell’Ufficio UGS Danni di Crédit Agricole Assicurazioni

Joinrs incontra Anna, Manager Assistant dell’Ufficio UGS Danni di Crédit Agricole Assicurazioni


Oggi incontriamo Anna Cocchiarella, Manager Assistant Ufficio UGS Danni in Crédit Agricole Assicurazioni, che da oltre 13 anni in azienda ha fatto della sua passione per il settore automobilistico e dell’ascolto dei colleghi i driver principali della sua carriera.

Scopriamo insieme a lei il suo percorso professionale e i consigli per tutti coloro che stanno entrando nel mondo del lavoro.

Ciao Anna, ci racconti un po’ il tuo percorso professionale prima di entrare in CA Assicurazioni?

Il mio percorso nel settore sinistri è iniziato quasi per caso quando avevo 16 anni. Ho cominciato ad affiancare un perito di infortunistica stradale, che è il soggetto preposto all’ispezione dei veicoli e alla quantificazione dei danni che hanno subito dopo un sinistro.

Anni fa, le dinamiche del settore erano completamente diverse. Il mio primo compito fu quello di andare a ritirare le foto dal fotografo, suddividerle per targa, allegarle a ogni perizia e consegnarle presso gli ispettorati competenti. A pensarci adesso viene da sorridere…

Sin da subito, mi sono sentita attratta da questo mondo, ho sviluppato un forte desiderio di comprendere appieno il mio lavoro, ero curiosa, volevo impararlo bene ed essere autonoma. Dopo aver conseguito il diploma, sono entrata a far parte a tempo pieno del team come perito di infortunistica stradale.

All'inizio della mia carriera, ero una delle poche donne presenti in questo settore e ho dovuto affrontare diversi pregiudizi. È stato faticoso ottenere il rispetto dei colleghi e dei riparatori. Tuttavia, grazie alla mia determinazione e al supporto del Perito per il quale lavoravo sono riuscita a farmi conoscere, rispettare e guadagnare la stima sia dei colleghi sia dei riparatori. Anche se dentro di me sognavo di poter fare un giorno…LA LIQUIDATRICE!

Dopo un periodo di esperienza nel settore, ho deciso di intraprendere il percorso per realizzare il mio sogno di diventare liquidatrice. Ho accettato un'opportunità in una compagnia che si occupava di credito al consumo, abbandonando così il settore automobilistico e avvicinandomi al campo delle polizze a protezione del credito.

Dopo tre anni, nel 2010, ho avuto l'opportunità di approdare quasi per caso in CA Assicurazioni. La compagnia era ancora in fase di sviluppo, ma il mio desiderio di tornare nel settore automobilistico, soprattutto con il ruolo di liquidatore era così forte che ho deciso di candidarmi. Penso che durante la selezione siano emerse proprio   la mia passione e la mia energia, così sono stata assunta e ho iniziato il mio percorso in CA Assicurazioni

 

Di cosa ti occupi oggi in CA Assicurazioni?

Dopo 8 anni di esperienza come liquidatore, nel 2018 mi è stata offerta l'opportunità di diventare Manager Assistant nell'Ufficio UGS Danni - Servizio Sinistri. Il mio ruolo consiste nel coordinare i liquidatori all'interno dell'ufficio ma sono anche la referente per la rete peritale e le carrozzerie convenzionate.

Questo cambio di posizione mi ha permesso di continuare a imparare molto. Mi sono resa conto che   tendevo ad ascoltare poco.  Ho capito veramente quanto è importante l’ascolto attento delle persone per capire fino in fondo le loro esigenze. Ho iniziato a lavorare su me stessa, perché è l’unico modo per acquisire consapevolezza delle proprie aree di miglioramento e ho anche fatto di alcune esperienze personali un grande tesoro.  Una persona che si sente ascoltata, compresa e supportata svolge il suo lavoro con più entusiasmo e credo che uno dei compiti più importanti di un coordinatore sia proprio questo.

Attualmente, una delle mie mansioni quotidiane, è anche quella di curare le relazioni con gli SBD (Specialisti Banca Danni), che sono colleghi della banca che si rivolgono al nostro servizio quando la gestione di un sinistro diventa delicata oppure la fase istruttoria si complica.

 Questa è un’attività che mi gratifica particolarmente perché molto spesso riesco a valorizzare il nostro Servizio e il lavoro di tutta la squadra. Inoltre anche i gestori hanno delle esigenze e sono spesso diverse dalle nostre. La prima cosa che dobbiamo trasmettere loro è la fiducia nel nostro servizio. Devono essere consapevoli che agiamo ogni giorno nell’ interesse dei Clienti esattamente come loro, devono sapere che abbiamo lo stesso obiettivo.

Quello che dico sempre ai miei colleghi è dobbiamo far capire ai nostri Clienti (assicurati, gestori etc…) che il nostro servizio ha il compito di offrire un servizio di qualità nel rispetto delle regole contrattuali.

 

Cosa ti appassiona del tuo lavoro e quali competenze reputi fondamentali per poter lavorare come Manager Assistant?

Ciò che mi appassiona maggiormente del mio lavoro è la possibilità di imparare qualcosa dai colleghi semplicemente osservandoli mentre lavorano e poi l’opportunità di fare la differenza, di mettere il cuore in quello che faccio. Mi piace, quando si conclude un’attività, sentirmi orgogliosa di lavorare qui.  

Come anticipato, le competenze fondamentali per lavorare come Manager Assistant includono la capacità di ascolto, la disponibilità a comprendere veramente le esigenze degli altri così da trovare soluzioni alternative e ottimali. Anche lo spirito di squadra è essenziale. È necessario creare un clima coinvolgente e aperto, incoraggiare dibattiti costruttivi senza fingere di essere d’accordo ma motivando le decisioni. E poi bisogna trovare il tempo per farsi un applauso quando si raggiunge un successo.

 

Quali sono, invece, le sfide che ti capita di affrontare?

Una delle sfide più significative che ho affrontato è stata quella di comprendere veramente cosa significa coordinare un team e per farlo ho dovuto fare necessariamente un’analisi su me stressa, mi sono resa conto che il mio approccio poteva creare delle difficoltà nella relazione, alcune persone addirittura mi temevano, altre non mi capivano e a mia volta io temevo e non capivo loro.

Ho dovuto mettermi in discussione e capire perché le mie metodologie non sempre funzionavano. Ho sviluppato una leadership forte, trasformando gli ostacoli in opportunità di miglioramento personale e professionale.

 

Quale consiglio daresti a uno studente interessato a lavorare in una realtà come CA Vita e CA Assicurazioni?

Il mio consiglio è quello di lavorare con passione. La passione è un driver unico che auto-motiva le persone. Le persone appassionate non sentono l’urgenza di ricevere un feed back immediato, ma sanno aspettare e trovano dentro di loro la spinta per andare avanti anche quando non ci sono tutti gli strumenti oppure i risultati tardano ad arrivare.

Mi rivolgo direttamente a chi ci sta leggendo: ti suggerisco di mettere sempre impegno e dedizione in ogni cosa che fai e cerca di fare sempre il meglio che puoi con gli strumenti che hai. Durante un colloquio, fai emergere l’entusiasmo, la trasparenza, il coraggio e la lealtà. Non è sempre facile mettere in risalto le proprie competenze durante un colloquio di lavoro e poi molte si imparano “cammin facendo”, quello che bisogna far capire all’interlocutore è con quali valori guidiamo la nostra vita perché sono gli stessi che ci guideranno in azienda.

Oggi incontriamo Anna Cocchiarella, Manager Assistant Ufficio UGS Danni in Crédit Agricole Assicurazioni, che da oltre 13 anni in azienda ha fatto della sua passione per il settore automobilistico e dell’ascolto dei colleghi i driver principali della sua carriera.

Scopriamo insieme a lei il suo percorso professionale e i consigli per tutti coloro che stanno entrando nel mondo del lavoro.

Ciao Anna, ci racconti un po’ il tuo percorso professionale prima di entrare in CA Assicurazioni?

Il mio percorso nel settore sinistri è iniziato quasi per caso quando avevo 16 anni. Ho cominciato ad affiancare un perito di infortunistica stradale, che è il soggetto preposto all’ispezione dei veicoli e alla quantificazione dei danni che hanno subito dopo un sinistro.

Anni fa, le dinamiche del settore erano completamente diverse. Il mio primo compito fu quello di andare a ritirare le foto dal fotografo, suddividerle per targa, allegarle a ogni perizia e consegnarle presso gli ispettorati competenti. A pensarci adesso viene da sorridere…

Sin da subito, mi sono sentita attratta da questo mondo, ho sviluppato un forte desiderio di comprendere appieno il mio lavoro, ero curiosa, volevo impararlo bene ed essere autonoma. Dopo aver conseguito il diploma, sono entrata a far parte a tempo pieno del team come perito di infortunistica stradale.

All'inizio della mia carriera, ero una delle poche donne presenti in questo settore e ho dovuto affrontare diversi pregiudizi. È stato faticoso ottenere il rispetto dei colleghi e dei riparatori. Tuttavia, grazie alla mia determinazione e al supporto del Perito per il quale lavoravo sono riuscita a farmi conoscere, rispettare e guadagnare la stima sia dei colleghi sia dei riparatori. Anche se dentro di me sognavo di poter fare un giorno…LA LIQUIDATRICE!

Dopo un periodo di esperienza nel settore, ho deciso di intraprendere il percorso per realizzare il mio sogno di diventare liquidatrice. Ho accettato un'opportunità in una compagnia che si occupava di credito al consumo, abbandonando così il settore automobilistico e avvicinandomi al campo delle polizze a protezione del credito.

Dopo tre anni, nel 2010, ho avuto l'opportunità di approdare quasi per caso in CA Assicurazioni. La compagnia era ancora in fase di sviluppo, ma il mio desiderio di tornare nel settore automobilistico, soprattutto con il ruolo di liquidatore era così forte che ho deciso di candidarmi. Penso che durante la selezione siano emerse proprio   la mia passione e la mia energia, così sono stata assunta e ho iniziato il mio percorso in CA Assicurazioni

 

Di cosa ti occupi oggi in CA Assicurazioni?

Dopo 8 anni di esperienza come liquidatore, nel 2018 mi è stata offerta l'opportunità di diventare Manager Assistant nell'Ufficio UGS Danni - Servizio Sinistri. Il mio ruolo consiste nel coordinare i liquidatori all'interno dell'ufficio ma sono anche la referente per la rete peritale e le carrozzerie convenzionate.

Questo cambio di posizione mi ha permesso di continuare a imparare molto. Mi sono resa conto che   tendevo ad ascoltare poco.  Ho capito veramente quanto è importante l’ascolto attento delle persone per capire fino in fondo le loro esigenze. Ho iniziato a lavorare su me stessa, perché è l’unico modo per acquisire consapevolezza delle proprie aree di miglioramento e ho anche fatto di alcune esperienze personali un grande tesoro.  Una persona che si sente ascoltata, compresa e supportata svolge il suo lavoro con più entusiasmo e credo che uno dei compiti più importanti di un coordinatore sia proprio questo.

Attualmente, una delle mie mansioni quotidiane, è anche quella di curare le relazioni con gli SBD (Specialisti Banca Danni), che sono colleghi della banca che si rivolgono al nostro servizio quando la gestione di un sinistro diventa delicata oppure la fase istruttoria si complica.

 Questa è un’attività che mi gratifica particolarmente perché molto spesso riesco a valorizzare il nostro Servizio e il lavoro di tutta la squadra. Inoltre anche i gestori hanno delle esigenze e sono spesso diverse dalle nostre. La prima cosa che dobbiamo trasmettere loro è la fiducia nel nostro servizio. Devono essere consapevoli che agiamo ogni giorno nell’ interesse dei Clienti esattamente come loro, devono sapere che abbiamo lo stesso obiettivo.

Quello che dico sempre ai miei colleghi è dobbiamo far capire ai nostri Clienti (assicurati, gestori etc…) che il nostro servizio ha il compito di offrire un servizio di qualità nel rispetto delle regole contrattuali.

 

Cosa ti appassiona del tuo lavoro e quali competenze reputi fondamentali per poter lavorare come Manager Assistant?

Ciò che mi appassiona maggiormente del mio lavoro è la possibilità di imparare qualcosa dai colleghi semplicemente osservandoli mentre lavorano e poi l’opportunità di fare la differenza, di mettere il cuore in quello che faccio. Mi piace, quando si conclude un’attività, sentirmi orgogliosa di lavorare qui.  

Come anticipato, le competenze fondamentali per lavorare come Manager Assistant includono la capacità di ascolto, la disponibilità a comprendere veramente le esigenze degli altri così da trovare soluzioni alternative e ottimali. Anche lo spirito di squadra è essenziale. È necessario creare un clima coinvolgente e aperto, incoraggiare dibattiti costruttivi senza fingere di essere d’accordo ma motivando le decisioni. E poi bisogna trovare il tempo per farsi un applauso quando si raggiunge un successo.

 

Quali sono, invece, le sfide che ti capita di affrontare?

Una delle sfide più significative che ho affrontato è stata quella di comprendere veramente cosa significa coordinare un team e per farlo ho dovuto fare necessariamente un’analisi su me stressa, mi sono resa conto che il mio approccio poteva creare delle difficoltà nella relazione, alcune persone addirittura mi temevano, altre non mi capivano e a mia volta io temevo e non capivo loro.

Ho dovuto mettermi in discussione e capire perché le mie metodologie non sempre funzionavano. Ho sviluppato una leadership forte, trasformando gli ostacoli in opportunità di miglioramento personale e professionale.

 

Quale consiglio daresti a uno studente interessato a lavorare in una realtà come CA Vita e CA Assicurazioni?

Il mio consiglio è quello di lavorare con passione. La passione è un driver unico che auto-motiva le persone. Le persone appassionate non sentono l’urgenza di ricevere un feed back immediato, ma sanno aspettare e trovano dentro di loro la spinta per andare avanti anche quando non ci sono tutti gli strumenti oppure i risultati tardano ad arrivare.

Mi rivolgo direttamente a chi ci sta leggendo: ti suggerisco di mettere sempre impegno e dedizione in ogni cosa che fai e cerca di fare sempre il meglio che puoi con gli strumenti che hai. Durante un colloquio, fai emergere l’entusiasmo, la trasparenza, il coraggio e la lealtà. Non è sempre facile mettere in risalto le proprie competenze durante un colloquio di lavoro e poi molte si imparano “cammin facendo”, quello che bisogna far capire all’interlocutore è con quali valori guidiamo la nostra vita perché sono gli stessi che ci guideranno in azienda.